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PRIMO INCONTRO ITALO-LATINOAMERICANO DI CRIMINOLOGIA

Si è tenuto presso l’Università di Mendoza, con il patrocinio anche di questo Consolato, il primo incontro italo-latinoamericano di criminologia. L’evento ha visto la presenza tra i relatori della Prof. ssa Anna Coluccia, docente della disciplina presso l’Università di Siena e Presidente della Società Scientifica Italo Latinoamericana di Criminologia (SSILAC), organismo avente lo scopo di sviluppare la collaborazione accademica e scientifica tra l’Italia ed i paesi latinoamericani sui temi della criminologia e della psichiatria forense (ad oggi aderiscono alla SSILAC Italia, Argentina, Colombia, Ecuador, Cile e Perù, il Messico ha manifestato l’intenzione di unirsi al gruppo).

L’incontro di Mendoza è stato preceduto da una visita della Prof.ssa Coluccia a San Juan, il 9 settembre, per la firma presso la locale sede della Corte di Giustizia di una Convenzione tra l’Ateneo senese ed il “Ministerio del Gobierno” della Provincia di San Juan, di un accordo riguardante il trasferimento di conoscenze e competenze per lo sviluppo di strutture e percorsi assistenziali dedicati alle donne oggetto di maltrattamenti e violenza. Nello specifico, tale Protocollo d’intesa intende condividere l’esperienza del cosiddetto “Codice Rosa”, attivo da anni nel nostro Paese per affrontare in modo pluridisciplinare (in particolare sotto i profili penale, psicologico e sanitario) la delicata tematica della violenza di genere.

Nella visita in Consolato, la mattina del 10 settembre, alla quale hanno preso parte accademici e magistrati partecipanti all’evento dell’Università di Mendoza, oltre ad un nutrito gruppo di giornalisti, sono state illustrate più in dettaglio le attività della SSILAC, tra altre il primo volume frutto di tale collaborazione scientifica che è stato consegnato al Console Piero Vaira. È stata segnalata anche l’intenzione di una serie di Università aderenti a tale network di partecipare ad un bando europeo sul programma Erasmus+ proprio per sostenere economicamente il trasferimento di competenze per la costruzione di percorsi formativi destinati a docenti universitari e operatori di centri operanti in Paesi sudamericani, sempre nell’ambito dell’accoglienza delle donne oggetto di violenza.

L’evento all’Università, nel pomeriggio del 10 settembre, oltre all’intervento della Prof.ssa Coluccia, che ha illustrato in modo particolareggiato i punti di forza dell’esperienza del “Codice Rosa”, ha visto la partecipazione anche del Dr. Franco Fiumara, magistrato argentino impegnato in varie inchieste scottanti ed esperto di olocausto. Il Dr. Fiumara si è confrontato con il tema del giudizio in assenza degli imputati, in particolare con riferimento ai procedimenti giudiziari relativi ai sanguinosi attacchi terroristici del 1992 e del 1994 contro l’Ambasciata d’Israele ed il Centro culturale ebraico a Buenos Aires. Affrontando la tematica del terrorismo il Giudice Fiumara si è soffermato anche sulle profonde connessioni esistenti, soprattutto nelle porose aree di confine tra Argentina, Brasile e Paraguay, tra traffici vari (esseri umani, armi e droga) e finanziamento del terrorismo.

 

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